L'orca (Orcinus orca) è un mammifero marino appartenente alla famiglia dei Delfinidi (Cetacei Odontoceti). Il distacco filogenetico in una specie autonoma è avvenuto per i tassonomisti circa 5 milioni di anni fa. Il nome "Orca" è stato dato a questi animali dagli antichi Romani, che a loro volta l'hanno mutuato dal greco ὄρυξ, che si riferisce genericamente a balene, grandi pesci o mostri marini. L'aggettivo Orcino significa invece demone proveniente dall'inferno: Orco per i Romani era un dio sotterraneo. In inglese l'animale è chiamato killer whale, vale a dire balena assassina (sottinteso di altre balene).
Il peso del maschio di orca può arrivare fino a 5600 Kg, mentre quello della femmina fino a 3800 Kg. La lunghezza è di 9 metri per il maschio e 7.9 metri per la femmina. L'Orca è il mammifero più veloce al mondo (in acqua) e può raggiungere la velocità di 55 km/h.
Le orche sono animali fortemente sociali, e la caccia coinvolge tutto il gruppo. Il tipo di prede dipende dalle abitudini del gruppo: popolazioni dette residenti, sono stanziali e si nutrono essenzialmente di pesci; le transienti invece cacciano soprattutto mammiferi marini come foche, leoni marini e addirittura cuccioli di balene. Durante la caccia le transienti diventano molto silenziose, per cogliere di sorpresa le loro prede, ma l'attacco è ben coordinato e ogni individuo ha un preciso ruolo. Rientrano nella loro dieta anche pinguini e altri uccelli marini. Nel 1988 in mare aperto è stato scoperto un nuovo tipo di popolazione detto Offshore, che viaggia in gruppi di circa 60 esemplari, distinto geneticamente dai transienti e dai residenti. È poco conosciuto, anche se le femmine Offshore si riconoscono perché hanno strisce che circondano le pinne.
Le due popolazioni di residenti e transienti qualora frequentino lo stesso ambiente marino, evitano contatti reciproci.
Alcune popolazioni hanno sviluppato delle tecniche peculiari di caccia. Ad esempio le orche argentine si radunano in febbraio di fronte alle spiagge dove si riproducono i leoni marini per cacciare i cuccioli ancora inesperti. La tecnica è semplice: un individuo nuota di fronte alla spiaggia con la pinna dorsale ben visibile sopra la superficie del mare facendosi quindi notare, un altro individuo tenendosi sott'acqua, incrocia dalla direzione opposta. Se ci sono cuccioli distratti che riposano sulla battigia, l'orca che si è tenuta nascosta, con una impressionante rapidità, nuota verso la spiaggia cercando di catturare la preda. In quest'impresa l'animale si spiaggia, ma con decisi movimenti del corpo scivola indietro riguadagnando il mare e portando con se l'eventuale preda.
Nei loro viaggi per mare le Orche vengono spesso in contatto con altri grandi predatori del mare, fra cui lo Squalo Bianco. In genere questi due predatori tendono ad evitarsi (c'è anche da tener conto che l'osservazione nei mari non è certo completa, registra solo una minima parte dei casi) ma in un'occasione un'orca di 6 metri uccise un giovane squalo bianco di 3,5 metri per difendere il suo piccolo
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fonte wikipedia
Edited by >SupeR< - 5/9/2009, 22:45