I fatti trattati in questa discussione riguardano la storia Aron Ralston da cui è tratto il film 127 ore. Quindi l'articolo contiene spoiler sul filmAron Ralstor è un alpinista statunitenze appassionato di trekking, climbing e biking. E' nato nel 27 ottobre 1975.
Ha preso parte a numerose spedizioni ma divenne particolarmente famoso per la terribile disavventura che gli capitò nel 2003 mentre aveva 28 anni.
Aveva deciso di recarsi nel Canyonlands National Park dello Utah per un trekking solitario. Mentre scendeva uno tretto canyon smosse accidentalmente un masso che si stacco dalla parete.
Durante la caduta il masso si riincastro nel canyon. Ma c'era un enorme problema. Tra la parete del canyon e il gigantesco sasso era rimansta la sua mano ed Aron era incastrato.
Del tutto vano ogni tentativo di liberare l'arto. Aron iniziò a razionare acqua e cibo. Usando la corda da arrampicata cercò di attrezzare una carrucola per issare la roccia e liberarsi. Ma il masso era troppo pesante. Usando il coltellino provò ad intagliare i bordi del sasso, ma l'unico risultato che ottenne è rovinare la lama del suo arnese.
Una volta terminata l'acqua fu costretto ad idratarsi bevendo la sua stessa urina.
Al quinto giorno di prigionia prese la drastica decisione di amputarsi la mano. Una volta libero, attinse alle sue ultime energie per scendere una parete verticale con un solo braccio. Mentre camminava incontrò una famiglia in gita li che lo soccorse.
Durante quelle 127 ore, Aron scattò diverse foto e face alcuni video per salutare genitori ed amici (dato che pensava ormai di non farcela). In un video ironozza persino sul fatto che era stato stupido ad andare li da solo senza avvertire nessuno e sulla sua probabile futura morte.
L'incidente è raccontato minuziosamente nel libro "Between a Rock and a Hard Place", il volume è correlato delle immagini scattate da lui stesso.
Da questa storia è stato tratto "127 ore" con James Franco nel ruolo di Aron. Il film è candidato a 6 premi oscar.
Adesso Aron ha ripreso a scalare montagne grazie a diverse protesi su cui può infilare i suoi strumenti (piccozze, bacchette, reggicorda ecc.)